giovedì 13 dicembre 2012

Nascita dell'Associazione


In Provincia di Pisa si stanno vivendo momenti importanti per le biblioteche.
Alcuni positivi. Altri molto negativi.
Fra poco assisteremo all’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale di Pisa. Un grande impegno per l'Amministrazione comunale, che rovescia anni e anni di torpore rispetto a un servizio strategico per la città.
Resta invece purtroppo chiusa la Biblioteca Universitaria che ha sede nei locali della Sapienza. Sono passati sei mesi, e ancora non è dato sapere quando riapriranno i servizi di base: una sala lettura con wi-fi e postazioni computer, il prestito librario, la possibilità di accedere a riviste specializzate e al materiale storico. Un disastro culturale nei confronti del quale occorre reagire al più presto.
Intanto sta per dismettere le sue competenze in materia di biblioteche la Provincia di Pisa. Che succederà quindi della Biblioteca Provinciale? Delle sue raccolte? Del suo personale? Vuoto normativo, seguito da un preoccupante silenzio.
Recentemente la Rete Bibliolandia e l'associazione Olifante hanno presentato il nuovo servizio di BiblioApe: un modo per portare i libri anche là dove non ci sono nè biblioteche nè librerie. Le buone pratiche per la diffusione della cultura.
Luci ed ombre. E tante domande a cui occorre che qualcuno risponda. Ma soprattutto tanti progetti da costruire e sostenere per non rassegnarsi al peggio. Ecco il terreno e i retroscena sui quali è nata l'associazione “Amici di Bibliolandia”, a sostegno delle biblioteche e della diffusione della cultura.

7 commenti:

  1. Trovo molto utile che ci sia un blog dove gli amici di Bibliolandia esprimano i loro desiderata nei confronti del mondo delle biblioteche, i loro punti di vista sul ruolo di un'associazione come la nostra e facciano sentire day by day la loro voce. Il futuro delle biblioteche di questo pezzo di Toscana è anche nelle nostre mani. Funzioneranno o faranno ridere i polli in virtù di quanto noi faremo, diremo, ci impegneremo, solleciteremo tutti a fare la loro parte. A presto, roberto cerri

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  2. Sono contenta della costituzione dell'Associazione. Diamoci da fare per promuovere iniziative e far conoscere i problemi che affliggono le biblioteche. Partecipiamo in massa il 22 alle 15 all'inaugurazione della bib.com.le di PISA SMS...E' un successo per la città....! Qualcuno ha seguito la polemica sulla festa danzante alla BNCF? La direttrice è diventata pazza o scaltra nel fare di tutto per attirare sui problemi della struttura l'attenzione di qualcuno? Comune, Ministero, Governo?
    milvia

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  3. Purtroppo il 22 non ci sarò... ma avete il mio più totale e convinto appoggio.
    Un abbraccio
    Massimo

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  4. Io il 22 me lo sono segnato e conto proprio di esserci a Pisa. E' un bell'evento in controtendenza. Vale la pena di sottolinarlo. Inviterei Milvia a commentare anche l'evoluzione della legislazione sulle province in rapporto al futuro della biblioteca provinciale. Ma soprattutto spero che qualche amico e collega della Biblioteca Universitaria di Pisa ci racconti se ci sono novità. Trovo incredibile che, per quanto ne so, non si sia trovata almeno una sala dove far andare studenti e studiosi che frequentavano la BUP a studiare o anche solo a connettersi ad internet con una decina di computer. Trovo incredibile che l'intero parco delle riviste della BUP sia totalmente inagibile anche per gli ultimi numeri. Mi pare una sconfitta epocale di cui il mondo accademico pisano e gli studenti o quanto meno le loro organizzazioni portano il bel po' di peso. Certo la Bup è proprietà dello Stato. Ma serve a loro. Ai professori e agli studenti dell'Ateneo di Pisa. O no? Possibile che in 6 mesi non si siano trovate soluzioni provvisorie ma valide per consentire livelli minimi di "lettura" e di utilizzo del patrimonio della BUP? Dobbiamo credere che sia più inagibile la BUP di quanto siano inagibili gli edifici de l'Aquila dove ogni tanto qualcuno può andare a prendere qualcosa? Possibile che sul sito della Biblioteca Universitaria non ci siano informazioni, mail o numeri telefonici a cui rivolgersi per avere notizie sul futuro della biblioteca? Che servizio pubblico è mai questo? E che utenti sono quelli che lo accettano? Possibile che, dopo una fiammata iniziale, le cronache cittadine tacciano su tutto questo? E' vero il problema della BUP va ripartito su insieme formato da più istituzioni e più soggetti pubblici. E l'Italia è un paese in cui i vari livelli istituzionali sono più abituati a fare lo scaricabarile o addirittura a farsi "causa" che a collaborare per risolverli i problemi. Resta il fatto che quello che si vede è deprimente. Ma l'Università non può davvero mettere su una piccola task force per cercare di affrontare con maggiore coraggio questo problema e costringere tutti ad assumere una maggiore responsabilità? Non può aprire nemmeno un diario in internet dove si racconti giorno per giorno quello che si fa per riattivare questa istituzione? Uno scatto di orgoglio, che diamine! Roberto Cerri

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  5. Ciao a tutti. Questo post me lo sento addosso, vi ringrazio per averlo scritto e, sinceramente, non vedo l'ora di far parte dell'associazione. Com'è andata la Festa di natale che è stata fatta ieri nei nuovi ambienti della SMS Biblio? Purtroppo ero a lavoro e non ho potuto partecipare all'evento.
    Per quanto riguarda la BUP, le uniche notizie a cui riesco ad accedere sono quelle diffuse dal sito degli Amici della Biblioteca Universitaria, evidentemente si pensa che non parlandone mai alla fine ci si dimentichi della sua esistenza e della sua importanza per la città. Ma è su questo punto che vorrei insistere: credo fermamente che il silenzio e la dimenticanza in cui pare essere caduta la BUP con le sue sorti siano dovuti proprio a quanto poco essa stessa sia riuscita a radicarsi nei bisogni culturali della cittadinanza, e per cittadinanza intendo non i docenti e gli studenti universitari che gravitano attorno a Piazza Dante e a Piazza dei Cavalieri, ma i cittadini residenti dalle origini sociali più varie. Non si è riusciti, secondo me, a far percepire la BUP come un'arteria pulsante per il respiro dei residenti e dei domiciliati, e questo, oltre alla diffusa demoralizzazione nei confronti dell'incuria in cui cadono ogni singolo giorno i beni culturali della nostra nazione, ha fatto sì che neanche i giovani si pronunciassero con incisività per riavere indietro un servizio che secondo me poteva essere non solo promosso ma esercitato molto meglio di come in realtà veniva fatto. Io sono nata e cresciuta in questa città, le scuole dell'obbligo che ho frequentato (ho anche fatto il Liceo classico, per dire) non mi hanno mai educata a percepire la BUP come risorsa necessaria o anche solo interessante per le iniziative di ampio respiro. Ritengo che sia sempre stato un ambiente di nicchia, difatti l'ho frequentata (pochissimo, tra l'altro) durante l'università. E non vado fiera di questo, ma so di per certo che nessuna delle persone che ho conosciuto in dieci anni di media-tarda adolescenza mi ha mai detto di frequentarla, o di andare a presenziare ad una certa iniziativa. Nessuno, eppure conosco persone provenienti dalle origini più varie. Più volte ho scritto agli Amici della BUP, consigliando di richiamare l'attenzione sull'accaduto organizzando un'assemblea pubblica nel corso di ottobre, il mese del libro, anche in occasione delle iniziative legate al Bibliopride, ma mi è stato risposto che era troppo tardi per organizzare qualcosa ma da ottobre ad oggi ne è passato e tempo e ancora tutto tace.
    Vogliamo ancora continuare a parlarne solamente?

    Francesca Pisano
    (phrancesca)

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    1. Condivido quasi tutte le sue osservazioni sulla BUP e ho cercato anch'io di stimolare la ns associazione ad inventarsi un'iniziativa prima di natale sulla Biblioteca Universitaria. Anche noi non ci siamo riusciti, ma il direttivo si è impegnato per gennaio e credo che dovremo fare di tutto per costruire un eventi pisano: è un impegno morale quello di non lasciare andare le cose.
      Quanto all'inaugurazione della SMSbiblio, sabato 22, c'ero ed è stato davvero un bell'evento. Non c'è dubbio che la nuova biblioteca alle Piagge fa fare a Pisa un salto verso la modernità di almeno 40 anni. La biblioteca prima era un posto per pochi con un'aria medievale. Adesso la nuova SMBbiblio è bella, ha la dimensione e le caratteristiche per diventare un posto per tutti e può, anzi deve, costruirsi finalmente come biblioteca civica a disposizione per la città. Credo che di questo vada dato merito a questa amministrazione che con coraggio e determinazione ha portato al termine un progetto in tempi maledettamente difficile per la cultura. Ora però, come dicevo sabato alla Riacci e a Berrugi, ora comincia il bello. Ma i nostro colleghi bibliotecari della comunale hanno a disposizione davvero una bella struttura per essere culturalmente utili alla città. Sono colleghi fortunati e spero che non solo se ne rendano conto, ma soprattitto che sfruttino questa fortuna a vantaggio di tutti.

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